Una Madonna giovanile di Paolo Uccello

di Andrea De Marchi

Nel 1965 Roberto Longhi aveva mostrato particolare interesse per una tavoletta inedita, vista per la prima volta più di venti anni prima, di cui aveva chiare le coordinate cronologiche – la prima parte del Quattrocento – ma di cui non era riuscito a focalizzare la precisa paternità.

La riemersione del dipinto permette ora ad Andrea De Marchi un’attenta ricognizione e la possibilità di attribuzione a Paolo Uccello. Il restauro condotto da Stefano Scarpelli ha permesso infatti di giudicare meglio la pittura originale, eliminando fuorvianti ridipinture.

La ricostruzione della giovinezza di Paolo Uccello è stata tormentata e ha impegnato duramente la storiografia artistica del Novecento. Il carattere ibrido e contraddittorio delle opere giovanili del pittore sono infatti testimonianza di una fase di ricerca, e tuttavia testimoni di percorso coerente e necessario, per quanto accidentato. La loro comprensione si rivela indispensabile per definire con precisione la dimensione inventiva e sperimentale dell’opera successiva.

«Ingegno sofistico e sottile» lo definì Giorgio Vasari, e sono qualità presenti già nelle opere giovanili di Paolo, anche in quelle che potremmo definire ancora tardogotiche.

La Madonna Reber (dal nome dell’industriale Gottlieb Friedrich Reber, industriale e celebre collezionista di Picasso, già proprietario dell’opera), «poderosa e leggiadra», per usare le parole di Roberto Longhi, può illuminare un momento significativo del percorso del pittore.

Eur 35,00

Peso 0,5 kg
Dimensioni 22 × 28 cm
Pagine

80

Rilegatura

Cartonato

Illustrazioni

85 a colori

Lingua

Inglese, Italiano

ISBN

978-88-7461-380-9 italiano, 978-88-7461-395-3 inglese

Anno