Un Caravaggio alla Klesch Collection 27 Febbraio 2023 – Edito in: Dentro il libro – Autore: redazione Mandragora

Apparso per la prima volta a una asta di Sotheby’s a New York, Il Ritratto di gentiluomo con gorgiera fu acquistato dall’antiquario Marco Voena che, dopo la pulitura della tela, ne comprese l’importanza. Lo mostrò quindi a Mina Gregori che riconobbe la mano del Merisi e lo pubblicò nel 1994. In questa monografia, Gianni Papi, esamina l’opera riconoscendo in essa “l’energia, la violenza iconografica compressa in una vertiginosa essenzialità e l’inaudita originalità di Caravaggio”.

Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Ritratto di gentiluomo con gorgiera, The Klesch Collection

Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Ritratto di gentiluomo con gorgiera, The Klesch Collection

Dal capitolo Il Ritratto di gentiluomo con gorgiera di Caravaggio

Il Ritratto di gentiluomo con gorgiera di Caravaggio, entrato in tempi recenti nella Klesch collection, ha, sul piano critico, una storia breve. Una storia molto contenuta anche sul piano bibliografico, oltreché su quello mediatico, forse perché il dipinto venne alla ribalta in un tempo precedente alle esplosioni social caratteristiche di questi ultimi anni e soprattutto in un tempo dove l’interesse odierno, quasi ossessivo, per Caravaggio non era certo così sviluppato: un interesse spinto ormai a tutti i livelli di comunicazione, anche i più largamente divulgativi. Quando il Ritratto compariva alla ribalta, la mostra fiorentina di Palazzo Pitti curata da Mina Gregori fra la fine del 1991 e il 1992 (vero punto di svolta a mio parere della crescita esponenziale della passione generalizzata per il pittore) era terminata, ed erano gli ultimi giorni della sua prosecuzione romana a Palazzo Ruspoli. Oggi sicuramente quella comparsa avrebbe tutt’altra risonanza, ma nel 1992 si era ben distanti dal culto attuale, sebbene Caravaggio avesse già allora un appeal che pochi altri pittori potevano vantare.

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