Peso | 0,4 kg |
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Dimensioni | 20 × 22,5 cm |
Pagine | 96 |
Rilegatura | Brossura cucito |
Illustrazioni | 67 a colori |
Lingua | Italiano |
ISBN | 978-88-7461-125-6 |
L’amore, l’arte e la grazia
Raffaello: la Madonna del Cardellino restaurata
Cataloghia cura di M. Ciatti e A. Natali
con la collaborazione di P. Riitano
catalogo della mostra: Firenze, Palazzo Medici Riccardi, 23 novembre 2008-1° marzo 2009
Piovve per mesi e mesi a Firenze nel 1547, e dopo la piena dell’Arno in agosto giunse, a novembre, la frana della costa dei Magnoli. Rovinò così anche palazzo Nasi, dove era custodita la splendida Madonna col Bambino e san Giovannino dipinta da Raffaello per Lorenzo Nasi quarant’anni prima, in occasione delle sue nozze. La devozione che la famiglia nutriva per l’opera, recuperata in pezzi tra il fango e le macerie, evitò che se ne decidesse la distruzione definitiva: il primo restauro fu affidato a un pittore fiorentino che Antonio Natali identifica ora con Ridolfo del Ghirlandaio, coetaneo e amico del grande artista di Urbino.
A cinque secoli di distanza dalla sua esecuzione, la Madonna del Cardellino si è vista restituire con un intervento radicale, reso possibile da tecniche diagnostiche e di restauro all’avanguardia nel mondo, la vertiginosa bellezza delle sue forme e dei suoi colori.
Un saggio di Antonio Natali introduce il lettore al capolavoro di Raffaello e alla sua vicenda storica, mentre l’intervento condotto dall’Opificio delle Pietre Dure è presentato da Marco Ciatti e narrato dalla restauratrice, Patrizia Riitano, con un ampio corredo di immagini, in tutte le sue delicatissime fasi: la diagnostica approfondita, il cauto intervento di pulitura, la meticolosa e sensibile reintegrazione pittorica delle lacune.
Il dipinto, eccezionalmente esposto a Palazzo Medici Riccardi (23 novembre 2008-1° marzo 2009) prima del suo definitivo ritorno alla Galleria degli Uffizi, è affiancato in mostra da «poche, ma eloquenti, opere coeve». La Gravida di Raffaello e la Monaca attribuita a Ridolfo, accompagnata dalla tavola decorata che le faceva da “coperta”, evocano l’affinità fra i due artisti e l’influsso dell’urbinate in ambito fiorentino: un ascendente che con la terracotta invetriata di Girolamo della Robbia derivata dalla Bella giardiniera oggi al Louvre dimostra di travalicare l’ambito del ritratto.
Eur 16,00
Volume esaurito
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