Volume esaurito

L’amore, l’arte e la grazia
Raffaello: la Madonna del Cardellino restaurata

a cura di M. Ciatti e A. Natali
con la collaborazione di P. Riitano

catalogo della mostra: Firenze, Palazzo Medici Riccardi, 23 novembre 2008-1° marzo 2009

Piovve per mesi e mesi a Firenze nel 1547, e dopo la piena dell’Arno in agosto giunse, a novembre, la frana della costa dei Magnoli. Rovinò così anche palazzo Nasi, dove era custodita la splendida Madonna col Bambino e san Giovannino dipinta da Raffaello per Lorenzo Nasi quarant’anni prima, in occasione delle sue nozze. La devozione che la famiglia nutriva per l’opera, recuperata in pezzi tra il fango e le macerie, evitò che se ne decidesse la distruzione definitiva: il primo restauro fu affidato a un pittore fiorentino che Antonio Natali identifica ora con Ridolfo del Ghirlandaio, coetaneo e amico del grande artista di Urbino.
A cinque secoli di distanza dalla sua esecuzione, la Madonna del Cardellino si è vista restituire con un intervento radicale, reso possibile da tecniche diagnostiche e di restauro all’avanguardia nel mondo, la vertiginosa bellezza delle sue forme e dei suoi colori.
Un saggio di Antonio Natali introduce il lettore al capolavoro di Raffaello e alla sua vicenda storica, mentre l’intervento condotto dall’Opificio delle Pietre Dure è presentato da Marco Ciatti e narrato dalla restauratrice, Patrizia Riitano, con un ampio corredo di immagini, in tutte le sue delicatissime fasi: la diagnostica approfondita, il cauto intervento di pulitura, la meticolosa e sensibile reintegrazione pittorica delle lacune.
Il dipinto, eccezionalmente esposto a Palazzo Medici Riccardi (23 novembre 2008-1° marzo 2009) prima del suo definitivo ritorno alla Galleria degli Uffizi, è affiancato in mostra da «poche, ma eloquenti, opere coeve». La Gravida di Raffaello e la Monaca attribuita a Ridolfo, accompagnata dalla tavola decorata che le faceva da “coperta”, evocano l’affinità fra i due artisti e l’influsso dell’urbinate in ambito fiorentino: un ascendente che con la terracotta invetriata di Girolamo della Robbia derivata dalla Bella giardiniera oggi al Louvre dimostra di travalicare l’ambito del ritratto.

Eur 16,00

Volume esaurito

Peso 0,4 kg
Dimensioni 20 × 22,5 cm
Pagine

96

Rilegatura

Brossura cucito

Illustrazioni

67 a colori

Lingua

Italiano

ISBN

978-88-7461-125-6