L’anima dei luoghi
La Toscana nella fotografia stereoscopica

di Giovanni Fanelli

Siamo intorno alla metà dell’Ottocento. Il cinema è di là da venire, la fotografia è ancora nella sua fase pionieristica. Alla ricerca di portenti e meraviglie – è il periodo delle grandi Esposizioni Universali – gli uomini inventano la stereoscopia.

La stereoscopia, o fotografia tridimensionale, si basa su un principio ottico molto semplice: riprendendo lo stesso soggetto da due punti di vista diversi ma ravvicinati – distanziati fra loro più o meno quanto lo sono i nostri occhi – è possibile grazie a uno speciale visore (lo stereoscopio, appunto) riprodurre l’illusione della profondità.

L’invenzione fece furore: milioni di “coppie stereoscopiche” furono realizzate in tutto il mondo dai maggiori fotografi dell’epoca e vendute da ditte specializzate a un pubblico estasiato. Oggi, nell’era digitale, l’espediente può farci sorridere (ma provare per credere: l’effetto conserva tutto il suo fascino). Ma il valore artistico e documentario di queste immagini resta intatto: i monumenti più celebri, i paesaggi immobili e rarefatti, le vedute “istantanee” della città e della campagna (addirittura cinematografiche nella loro immediatezza), ci restituiscono l’atmosfera di una Toscana quasi del tutto scomparsa.

Eur 23,20

Peso 1,1 kg
Dimensioni 23 × 29 cm
Pagine

192

Rilegatura

Brossura cucito con bandelle

Illustrazioni

240 a colori e b/n

Lingua

Italiano

ISBN

88-85957-73-0