Peso | 1,1 kg |
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Dimensioni | 23 × 29 cm |
Pagine | 192 |
Rilegatura | Brossura cucito con bandelle |
Illustrazioni | 240 a colori e b/n |
Lingua | Italiano |
ISBN | 88-85957-73-0 |
L’anima dei luoghi
La Toscana nella fotografia stereoscopica
Variadi Giovanni Fanelli
Siamo intorno alla metà dell’Ottocento. Il cinema è di là da venire, la fotografia è ancora nella sua fase pionieristica. Alla ricerca di portenti e meraviglie – è il periodo delle grandi Esposizioni Universali – gli uomini inventano la stereoscopia.
La stereoscopia, o fotografia tridimensionale, si basa su un principio ottico molto semplice: riprendendo lo stesso soggetto da due punti di vista diversi ma ravvicinati – distanziati fra loro più o meno quanto lo sono i nostri occhi – è possibile grazie a uno speciale visore (lo stereoscopio, appunto) riprodurre l’illusione della profondità.
L’invenzione fece furore: milioni di “coppie stereoscopiche” furono realizzate in tutto il mondo dai maggiori fotografi dell’epoca e vendute da ditte specializzate a un pubblico estasiato. Oggi, nell’era digitale, l’espediente può farci sorridere (ma provare per credere: l’effetto conserva tutto il suo fascino). Ma il valore artistico e documentario di queste immagini resta intatto: i monumenti più celebri, i paesaggi immobili e rarefatti, le vedute “istantanee” della città e della campagna (addirittura cinematografiche nella loro immediatezza), ci restituiscono l’atmosfera di una Toscana quasi del tutto scomparsa.
Eur 23,20
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