Delizie pasquali: il pan di ramerino, religiosamente semplice 18 Aprile 2019 – Edito in: Dentro il libro – Autore: Francesca Mazzotta
Oggi, Giovedì Santo, vi suggeriamo una ricetta tradizionalmente associata a questo giorno, il pan di ramerino.
Curiosità
Dolce tipico toscano, ha quel gusto unico e inconfondibile in cui si mescolano tradizione e semplicità. I suoi ingredienti sono carichi di una valenza religiosa: in epoca medievale si pensava che il rosmarino (ramerino) avesse il potere di scacciare gli spiriti maligni, mentre l’uvetta e il grano erano ritenuti simboli della Comunione. In passato veniva preparato nel giorno del Giovedì Santo, mentre oggi lo si trova nei forni toscani durante tutto il corso dell’anno. Ne proponiamo di seguito la ricetta secondo la rivisitazione che ce ne offre Sandra Rosi, autrice del volume L’arte della cucina – un libro pieno d’ispirazione per chi voglia cimentarsi nelle ricette tipiche della Toscana.

L’arte della cucina – immagine di copertina
Pan di ramerino, la ricetta
Tempo di preparazione: 30 minuti.
Tempo di riposo della pasta: 2 ore e mezzo.
Tempo di cottura: 30 minuti in forno a 180 °C.
400 g di farina
50 g di zucchero
150 g di zibibbo
25 g di lievito di birra
rosmarino, olio
In una zuppiera fate sciogliere il lievito con poca acqua tiepida. Quindi unite la farina e ancora acqua tiepida, 3 cucchiai di olio e lo zucchero, lavorate velocemente, formate una palla e fate lievitare per 2 ore. In un tegamino fate scaldare 2 cucchiai di olio e delle foglie di rosmarino fresco lavate e asciugate. Togliete dal fuoco e aggiungete lo zibibbo; quando il condimento sarà freddo, unitelo alla pasta lievitata e, dopo aver lavorato l’impasto, formate sei piccoli pani, adagiateli su una teglia da forno infarinata e lasciateli lievitare per altri 30 minuti. Trasferiteli poi nel forno dopo aver praticato in superficie dei tagli a rombo e delle spennellature di olio. Saranno pronti in 30 minuti.

Pan di ramerino – tipica ricetta del Giovedì Santo
Un dolce rincuorante e dalla tradizione ricca di significato, ideale per pregustare la tranquillità pacificante delle feste pasquali in arrivo.
Buon appetito!