Ori, argenti, gemme
Restauri dell’Opificio delle Pietre Dure

a cura di Clarice Innocenti
con una prefazione di Cristina Acidini

catalogo della mostra: Firenze, Palazzo Medici Riccardi, 29 settembre 2007-31 gennaio 2008

L’Opificio delle Pietre Dure e il restauro di quindici capolavori: assai diversi per tipologia, epoca e provenienza ma tutti di eccezionale pregio artistico, riuniti in Palazzo Medici Riccardi dal 30 settembre 2007 all’8 gennaio 2008 a illustrare la complessità e la varietà degli interventi operati dai laboratori dell’istituto fiorentino.

Si percorrono così cinque secoli, da uno splendido altarolo in argento di epoca romanica (Modena) attraverso pregevoli arredi sacri eseguiti in Toscana fra il XIII e il XVII secolo, fra i quali si segnalano gli importanti prestiti del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze: il Libretto, prezioso reliquiario trecentesco commissionato da Carlo V di Francia e giunto avventurosamente in Italia, alcune parti del celeberrimo Altare d’argento di San Giovanni, opera che per oltre cento anni, dal 1366 al 1483, impegnò generazioni di orafi e scultori fiorentini del calibro di Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio, il Reliquiario di san Girolamo di Antonio di Salvi Salvucci.

Dalle Marche proviene invece una croce trecentesca di Masio di Ciccarello, mentre la Sicilia è presente con tutto il fasto della sua oreficeria seicentesca. Un trionfo di oro, pietre e smalti di cui si espongono tre esempi mirabili: da Enna il Pellicano che nutre i piccoli e la Corona della Madonna della Visitazione, da Palermo l’Ostensorio di sant’Ignazio Martire, più noto come la Sfera d’oro, straordinaria ricostruzione compiuta a partire da innumerevoli frammenti con l’innovativa tecnica della saldatura a mezzo laser.

Eur 25,00

Peso 0,7 kg
Dimensioni 20 × 22,5 cm
Pagine

160

Rilegatura

Brossura cucito

Illustrazioni

200 a colori

Lingua

Italiano

ISBN

978-88-7461-103-4

Ti potrebbe interessare…